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Lego 10365 “Captain Jack Sparrow's Pirate Ship”

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La recensione del set Lego 10365 "Captain Jack Sparrow's Pirate Ship"


Introduzione

Anno Domini 2003. Disney lancia nelle sale cinematografiche il film "Pirati dei Caraibi – La Maledizione della prima Luna". In brevissimo tempo il film diventa un blockbuster globale e dà il via ad una saga cinematografica che tra il 2003 ed il 2017 conterà in tutto ben 5 film con incassi stratosferici. La saga lancia definitivamente nell'orbita delle star l'attore Johnny Depp che in "Pirati dei Caraibi" interpreta magistralmente il capitano Jack Sparrow, pirata a dir poco "eccentrico", che ha conquistato l'immaginario collettivo con la sua andatura barcollante ed il suo fine ingegno…

Anno Domini 2011. Lego, dopo le prime serie a tema pirati prodotte a partire dal 1989 fino a metà anni '90, aveva da poco rilanciato il soggetto con una nuova piccola collezione di set datata 2009, oltre all'Imperial Flagship del 2010. Nel 2011 l'azienda Danese decide di tornare a solcare i sette mari, ma stavolta lo fa in partnership con l'IP Disney e lancia sul mercato una collezione di 16 modelli tra set, polibag, battlepack ed edizioni collection che ripropongono scene iconiche ed imbarcazioni tratte dai tre film della saga "Pirati dei Caraibi" che nel frattempo erano arrivati sul grande schermo. Tra i set della serie messi in commercio quell'anno ce n'è uno che diventerà a dir poco iconico, ovvero il set 4184 "The Black Pearl" che, nonostante le sue ridotte dimensioni (779 pezzi) e le numerose "licenze" prese dal team di designer Lego rispetto al vascello di capitan Jack Sparrow, diventa subito un set super ricercato ed apprezzato. Ad oggi è uno dei modelli Lego con altissimo valore collezionistico. Dopo questa serie dedicata ai "Pirati dei Caraibi" Lego tornerà ancora sul tema con un'ultima serie di set "pirates" datata 2015, prima di riproporre la licenza Disney con alcuni brickheadz ed il vascello Silent Mary nel 2017, in concomitanza con l'ultimo film della saga prodotto proprio quell'anno. Da allora, per tutti gli appassionati del tema, abbiamo avuto solo alcune uscite "spot" come "Pirates of Barracuda Bay" del 2020, la riedizione della mitica "Eldorado Fortress" nel 2023 ed alcuni gwp.

Anno Domini 2025. Rumors e leaks si susseguono. Si dice che Lego abbia intenzione di riproporre il franchise Disney con la nave più rappresentativa dell'intera saga, la Perla Nera. Si dice che sarà un set della linea "Icons", quindi un 18+ ricco di dettagli, tecniche di costruzione avanzate, dimensioni di tutto rispetto e "vocazione" da oggetto da esposizione. Arrivano informazioni centellinate, prima sul numero di pezzi, poi sulle minifigure presenti e sul prezzo di vendita. Bisogna aspettare agosto per vedere le prime immagini "rubate" del box e confermare finalmente tutti i rumors… La Perla Nera è tornata! Il set 10365 della linea Icons è proprio lei, anche se il set verrà messo in commercio con il nome "Jack Sparrow's pirate ship" (vai a capire il perché), e dal 12 Settembre scorso è finalmente possibile metterci su le mani!!! Che hype, che gioia, che tripudio, ed infatti il set va esaurito in meno di una settimana dal lancio. Insomma, un successo annunciato...e confermato.

Ma adesso, dopo una doverosa introduzione, veniamo a descrivere l'esperienza di costruzione di questo set tanto atteso…


Unboxing

Il box è quello "tipico" dei set 18+. Parte frontale con una grande immagine del set ripresa dal lato di prua, con sfondo nero ed una sfumatura di colore per creare distacco tra immagine e fondale (in questo caso abbiamo una bella sfumatura di blu scuro). Parte posteriore del box con in basso alcune foto di dettaglio del set che ci mostrano le funzioni di cui è dotato, al centro un'altra immagine del modello intero, stavolta ripresa dal lato di poppa, ed in alto a destra il disegno dimensionale del set, ben 64 cm di base e 66 di altezza. Sulla parte bassa del box l'ormai immancabile fascia che caratterizza tutti i set dedicati agli adulti, con il logo "Icons", l'età consigliata, il codice del prodotto ed il numero di pezzi (2.862). All'interno del box troviamo 22 buste numerate, alcuni pezzi dello scafo "liberi" e 3 buste non numerate contenenti una parte dello scafo oltre ai pezzi ed il "sartiame" necessario a realizzare gli alberi della nave. Infine abbiamo una busta di carta contenente le bellissime vele nere in tessuto (ben 10 più la bandiera) e l'involucro contenente il libretto di istruzioni (un bel tomo da 400 pagine). Prima "sorpresa" gradita, la totale assenza di stickers. Il manuale di istruzioni si apre con alcune informazioni sul primo capitolo della saga cinematografica dei "I pirati dei Caraibi", due pagine dedicate alla ciurma presente in questo set (otto minifigure in tutto, più una utilizzata per la polena della nave) ed alcune foto/work art tratte dal film, prima di arrivare all'inizio delle istruzioni di costruzione. E finalmente ci siamo, è arrivato il momento di mettere in cantiere l'imbarcazione!

 
Front Box
Rear Box
Contenuto del Box

Costruiamo il set

Buste 1/2: La costruzione inizia subito con la minifigure di capitan Sparrow e di una piccola scialuppa decorata con la famigerata bussola di Jack. Passiamo quindi alla realizzazione dello scafo, formato da cinque hull centrali ed uno di prua, ed iniziamo a costruire il meccanismo che attiva il movimento dei cannoni all'interno della nave. Le "slitte" sono molto semplici, realizzate con plate, tile e brick con pin verticale. Il movimento viene garantito attraverso l'utilizzo di assi technic e lift arm connessi alle slitte, ed azionato da due piccole rotelle dentate poste in basso alla fine della poppa dello scafo. Notiamo che i brick con pin su cui andranno fissati i cannoni hanno altezze diverse, il che ci fa subito capire che anche i boccaporti non saranno tutti allineati. Alla fine della busta 2 possiamo già fare una prova del funzionamento del meccanismo appena costruito.

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Fase 1 completata

Buste 3/6: Nelle buste 3 e 5 troviamo rispettivamente le minifigure di Will Turner e Joshamee Gibbs. In questa fase iniziamo a costruire l'imbarcazione partendo dalla prua per poi procedere verso poppa. Con una serie di brick e plate realizziamo il ponte di sottocoperta che tiene le slitte dei cannoni ben salde, favorendone un movimento fluido e preciso. Iniziamo anche a montare i cannoni che, in questo set, non sono i classici cannoni della nostra infanzia con la molla che sparava i brick round 1x1 a distanze siderali, ma bensì sono dei cannoni "brick built" molto ben riusciti per forma e dimensioni. Alla fine di questa fase ne avremo costruiti ben sedici. Arrivati verso poppa finalmente si interrompe la monotonia di questa fase di costruzione. Realizzeremo infatti due strutture snottate con dei plate modified 1x2 con bar su cui sicuramente ci sarà qualcosa da agganciare più avanti. Inoltre incomincia qui la costruzione del timone di coda. Da notare anche le scalette che dalla linea di galleggiamento portano al ponte di coperta. La pendenza delle scalette, del tutto allineata agli slope 2x2x3 delle fiancate, è sapientemente ottenuta con un alternanza di brick headlight e bracket. Alla fine di questa fase il libretto di istruzioni ci "invita" a provare nuovamente il funzionamento della slitta dei cannoni per verificare che tutto fili liscio.

Montaggio alla fine della busta 6
Dettaglio scaletta

Buste 7/10: E' il momento di iniziare a costruire i boccaporti delle fiancate. Quelli della parte anteriore della nave sono realizzati con dei plate modified 1x2 con foro per pin, agganciati a dei liftarm da 15L che attraversano trasversalmente tutta la nave e sono fissati a dei supporti all'interno dello scafo. Ne realizzeremo in tutto dieci, cioè cinque per ogni lato. Iniziamo a costruire il ponte di coperta della nave comprensivo dei parapetti, lasciando libera un apertura verso prua, dove sicuramente ci sarà una parte del ponte appoggiata sui tile perimetrali che delimitano l'apertura stessa. Sempre a prua realizziamo due bellissime geometrie. La prima tiene in posizione inclinata l'asse technic su cui più avanti andra fissato l'albero di bompresso. La seconda è un gioco di incastri per tenere in posizione verticale i fregi che ornano la prua dell'imbarcazione di fianco alla polena. Con la busta 9 costruiamo un meccanismo con asse technic, ruota e plate dentato che trasmette la rotazione dal timone sul ponte di comando al timone di coda. Nella busta 10, oltre ad imbatterci nella minifigure di Cotton con il suo inseparabile pappagallo, costruiamo due strutture di supporto alle fiancate a poppa della nave, che si aggancaino allo scafo con una leggera inclinazione ed infine anche delle scalette in dark brown che conducono dal ponte di coperta al ponte di comando del vascello.

Dettagli fase costruttiva buste 7/10


Buste 11/13: Siamo così arrivati alla metà delle buste totali del set. Con i pezzi della busta 11 completiamo il timone e ne proviamo il funzionamento. Inoltre realizziamo gli interni della cabina del capitano: un tavolo, due sedie, alcune mappe del tesoro, tante candele e qualche vivanda. Ci accorgiamo già adesso che sarà impossibile farci stare una minifigure in piedi…peccato. Da notare la "citazione" delle adorate mele di Barbossa (ne troviamo una verde all'interno di un barile nella cabina). Tutto sommato sembra un po' scarna questa cabina, certo lo spazio a disposizione è poco, però forse si poteva osare di più. Con la busta 12 iniziamo e realizzare le fiancate di poppa del galeone. Un alternarsi di brick, plate e slope creano una forma a freccia che ingloba anche altri tre boccaporti dei cannoni per ognuna delle due fiancate. Con un "click" le fiancate si agganciano ai supporti realizzati nella seconda fase della costruzione. L'inclinazione che otteniamo è perfettamente allineata agli slope delle fiancate, così come già accadeva nel Barracuda del 2020, ma stavolta l'inclinazione e doppia, visto che il bordo superiore delle fiancate non è in piano come nel Barracuda, ma inclinato verso l'alto ("attenzione, sta per succedere una cosa" come disse il Buon Bragagna alle Olimpiadi di Tokio durante la finale della 4x100 maschile). Apriamo la busta 13. Nel sacchetto troviamo la quinta minifigure, quella di Anamaria e, dopo avere costruito due "finte" porte della cabina del capitano, alla quale non è possibile accedere dal ponte della nave vista la presenza del meccanismo del timone, passiamo a costruire la seconda parte delle fiancate di poppa del vascello. Brick, plate, archi inversi e addirittura un wedge plate snottato danno forma alla fiancata. Due brick 1x1 con foro per pin ci consentono di fissare il tutto al supporto inclinato costruito nella fase tre. I "click" che udiamo sono poetici. La parte inferiore e quella superiore delle fiancate di poppa combaciano alla perfezione. Mi fermo e guardo il risultato. In pratica non ci sono fessure, la forma della poppa è perfetta nel suo degradare verso la cabina ed inclinarsi verso l'alto. Meraviglia.

Geometria al potere


Buste 14/15: Procediamo a vele spiegate, tutto troppo bello per fermarsi ora. Con le buste 14 e 15 completiamo il castelletto di poppa. Tre sezioni, all'incirca identiche, formano i tre lati della cabina del capitano, ognuna con tre finestre realizzate con ben 54 brick 1x1 trans clear. Vengono utilizzati dei copriruota per dare la caratteristica forma ad arco alle finestre della cabina. Archi che vanno ad appoggiarsi delicatamente e tenere fermi in posizione i pezzi "cono gelato" usati come decorazione laterale delle aperture. I tre lati della cabina sono leggermente angolati. Il gap dovuto all'inclinazione è mascherato da slope curvi dark bluish gray e dal parapetto del ponte di comando. La costruzione appena realizzata prosegue con naturalezza l'inclinazione delle fiancate di poppa e termina con le tre grandi ed iconche lanterne dell'imbarcazione. Il tutto si aggancia perfettamente al resto della nave con un paio di clip, consentendo di rimuovere la copertura della cabina ogni volta che vogliamo per poter accedere all'alloggio del capitano. Anche in questo caso le geometrie combaciano perfettamente con la parte sottostante della nave. L'effetto complessivo è davvero notevole.

La sezione di poppa...
...è completa

Buste 16/18: Sul retro del box del set c'è un'immagine di dettaglio che ci mostra la possibilità di "separare" la barca dal suo supporto in corrispondenza della linea di galleggiamento all'altezza degli hull. E' in questa fase che andremo a costruire la base espositiva della nave. Nella busta 16 troviamo subito la minifigure di Marty, e con questa siamo a sei minifigure. Iniziamo a costruire la chiglia dell'imbarcazione, un alternarsi di plate, brick, wedge e slope che segue perfettamente il profilo dello scafo del galeone (da segnalare la presenza di un pezzo nuovo, due wedge corner 4x4). I supporti, molto semplici, sono realizzati in reddish brown e fissati alla chiglia con due assi technic. Le due parti della nave, chiglia e galeone, sono tenute insieme da sei bracket 2x2 che vengono inseriti nella struttura del fondo con un'ingegnosa tecnica che fa uso di snot e clip. La tenuta complessiva è buona e risulta facile sia agganciare che sganciare il vascello dalla chiglia che abbiamo appena costruito. Inoltre costruiamo anche un'estensione del timone di coda, che si aggancia a quello già realizzato attraverso un asse technic.

La Perla Nera alla fine della busta 18


Buste 19/21: E' arrivato il momento di costruire gli alberi della nave. Prima di descriverne la costruzione, vi segnalo che nelle buste 19 e 21 troviamo le ultime due minifigures della ciurma, rispettivamente Elizabeth Swan e Hector Barbossa. Ma torniamo agli alberi. Con la busta 19 costruiamo l'albero di mezzana, ovvero l'albero a due vele che si trova sopra al castelletto di poppa. Con la busta numero 20 realizziamo l'albero maestro (quello al centro) che di vele ne ha tre, così come ne ha tre anche l'albero di trinchetto , cioè quello a prua del galeone, che costruiremo con la busta 21. Sempre nella busta 21 troviamo anche il necessario per realizzare l'albero di bompresso (la "punta" della nave). Alla fine avremo utilizzato 10 vele, sette trapezoidali e tre triangolari. La costruzione dei due alberi maggiori (maestro e trinchetto) è praticamente identica, attraverso l'utilizzo di pezzi specifici usati per la costruzione degli alberi stessi. I pennoni, cioè le aste orizzontali a cui si fissano le vele, sono realizzati con plate e tile. Era dai tempi delle imbarcazioni degli anni '90 che non vedevo utilizzata questa soluzione, dato che le ultime imbarcazioni prodotte da Lego facevano uso di assi e connettori technic per la realizzazione dei pennoni. Il sartiame è realizzato con hose flessibili con barre e connettori, così come già visto nel recente set della Going Merry di One Piece. Personalmente una soluzione che non mi piace, sembarno sempre un po' "molli" e non ben tesi come con i vecchi e cari pezzi di sartiame utilizzati sulla vecchia Perla Nera, sulla Queen Anne's revenge, sul Barracuda, eccetera eccetera…però son gusti personali. Una volta fissate tutte le vele notiamo, inevitabilmente, che i tessuti sembrano essere un po' troppo distesi lungo gli alberi, manca l'effetto "vento in poppa" che ha sempre caratterizzato le vele di ogni galeone Lego.

Le vele

Busta 22: Ci siamo. Manca un'ultimo sacchetto. All'interno della busta 22 troviamo l'occorrente per realizzare le due imponenti ancora a prua della nave, l'ultimo pannello del ponte di coperta, che fa anche da supporto alla scialuppa costruita proprio all'inizio, e la polena dell'imbarcazione, una bellissima minifigura alata in colore sand green a simulare il bronzo con cui è realizzta la polena della controparte cinematografica. La Perla Nera è così completata. E' il momento di guardarsela da ogni angolazione possibile e trarre qualche conclusione…

Contenuto della busta 22


Le Minifigure del Set

...ma prima ci sono le minifigure su cui spendere ancora qualche riga. 

Il set ne contiene 9: otto personaggi della ciurma più la minifigure utilizzata per la polena della nave.

Iniziamo ovviamente dal capitano Jack Sparrow. Camicia bianca con gilet blu, torso stampato fronte/retro, gambe dual moulded con stampa frontale e l'immancabile tricorno. Per il viso, con doppia espressione, questa volta Lego ha optato per un colore nougat, al posto del light nougat utilizzato nelle precedenti versioni della minifigure. Stupenda.

Capitan Hector Barbossa. L'antagonista. Vestito in colore pearl dark gray, con torso stampato fronte/retro e gambe con stampa sul davanti. Doppia espressione del viso. La seconda, che dovrebbe rappresentare la versione "maledetta" di Barbossa, sembra più uno zombie che non uno scheletro come nel film. Il cappello (dual moulded con i capelli) è meraviglioso.

Will Turner. Il pirata che non sapeva di esserlo. Nel set Will indossa i vestiti da fabbro con solo il torso stampato fronte/retro ed il viso con doppia espressione. Si poteva probabilmente fare qualcosa di più per uno dei personaggi principali del franchise.

Elizabeth Swan. La futura "regina dei pirati" nel terzo capitolo della saga, qui indossa l'abito dorato ricco di decori floreali che indossa nel film durante la proposta di matrimonio del commodoro Norrington, prima di cadere in acqua ed essere salvate da Jack. Torso e viso con stampa fronte retro. Curiosa ma azzeccata la scelta dell'abito per la nostra eroina.

Joshamee Gibbs. Nostromo, primo ufficiale e compagno di mille scorribande del capitano Jack. La minifigure, è molto simile alla versione precedente vista in due set del 2011. Torso con camicia color sabbia e gilet grigio con stampa fronte/retro, così come le espressioni del viso

Fanno la loro comparsa nel set anche tre personaggi secondari della saga.

Anamaria, memorabile in uno dei tanti schiaffi che si prende Jack dalle donne che in un modo o nell'altro ha raggirato; Cotton, con l'immancabile pappagallo che parla per lui; ed infine Marty, il più "piccolo" della ciurma, ma solo per via delle gambe corte non di certo per coraggio e caparbietà!

L'ultima minifigure è la polena della Perla Nera, una dea alata con un passero ("sparrow" in inglese…ma guarda un po') nella mano destra sollevata. 

La "ciurma"

Alcune immagini della Perla Nera completata

Considerazioni finali

Siamo così arrivati alla fine della build ed è il momento di fare qualche considerazione sul modello che è qui davanti ai miei occhi.

Iniziamo col dire che l'esperienza di costruzione è davvero notevole. Solo le prime cinque buste risultano essere un po' ripetitive a causa della modularità della costruzione della slitta dei cannoni e dei cannoni stessi (ben 16). Dalla busta numero 6 in poi la costruzione va avanti con il "vento in poppa". La soluzione tecnica per attivare il movimento simultaneo dei cannoni è tanto semplice quanto efficace, ma solo quando arriviamo a costruire le fiancate dell'imbarcazione ci si rende conto di quanto sia appagante girare quelle due rotelline a poppa della nave e godere dei boccaporti laterali che si aprono simultaneamente. Altrettanto semplice e di sicuro impatto è il meccanismo che attiva la rotazione del timone di coda a partire dal ponte di comando. Il vero effetto "wow" arriva però con la costruzione delle fiancate all'altezza della poppa. Gli angoli e le inclinazioni che i designer hanno studiato e realizzato sono di una geometria che rasenta la perfezione. Sono quasi inesistenti i gap tra le superfici doppiamente inclinate della poppa, che contemporaneamente rastrema verso la cabina del capitano e verso l'alto. E' davvero un piacere prendere la nave e rigirarsela tra le mani per vedere quanto sia eccezionale il risultato. Anche la cabina del capitano ha una leggera inclinazione delle pareti laterali che collima perfettamente con la parte sottostante dello scafo, ed è tutto incredibilmente stabile e ben fissato. Gli archi delle finestre vanno ad appoggiarsi perfettamente nei "coni gelato" laterali, tenendoli ben saldi nella loro posizione. Gli ultimi dettagli, che sicuramente non passano inosservati, sono le geometrie dell'innesto dell'albero di bompresso e le due curve realizzate in tile e slope, poste di fianco alla polena, che vanno a collegarsi perfettamente ai due lati dello scafo attraverso due bar con plate round. Sembra magia, ed invece è "semplicemente" la meravigliosa geometria che sta dietro a tutto il sistema di costruzione Lego.

La selezione di minifigure è giusta e sono tutte esclusive di questo set. C'è da scommettere che nel corso del tempo tutte acquisteranno un certo valore collezionistico. Forse si poteva fare qualcosa in più con le stampe delle gambe anche sui personaggi secondari, ma anche così sono davvero tutte molto belle e ben caratterizzate.

Ma…

Un paio di "ma" dobbiamo pur sottolinearli, no? E' pur sempre un set di fascia alta, ed è giusto segnalare anche qualche minima stonatura prima di spenderci 350 euro. Personalmente trovo troppo scarni sia i ponti della nave, dove troviamo solo un povero e solitario barile (che potremo riempire con le parti extra di spade, pistole e fucili, ma comunque troppo poco), così come la cabina del capitano, dove capisco la mancanza di una porta di accesso a causa del meccanismo del timone, ma potevano probabilmente curare un minimo in più l'interno… Le due sedie, ad esempio, potevano essere "brick build" come nella cabina del Barracuda e non sarebbe guastata una pavimentazione in tile, invece che con gli stud a vista. Ultimo, quello che potremmo definire "l'elefante nella stanza", cioè le vele. Bellissime con il loro tessuto nero, ma troppo "tirate" sugli alberi. Da appassionato del tema pirati sono sempre stato abituato a vedere le navi lego con le vele leggermente curvate a simulare il vento in poppa. Questa volta, invece, la nave sembra essere alla fonda, in totale assenza di vento. Ma quando una nave è alla fonda dovrebbe avere le vele ammainate. E' davvero un peccato vederle così, distese lungo gli alberi della nave. Non che sia un problema irrimediabile, bastano davvero poche e semplici modifiche per dare un po' di curvatura alle vele, ma non tutti i collezionisti lego sono anche builder, e quello che può sembrare un difettuccio risolvibile per qualcuno, per qualcun altro può essere un'onda insormontabile. Ed inoltre, a fronte di una spesa di 350 euro, credo che chiunque dovrebbe poter guardare il modello una volta completato e dire: "è perfetto così".

A proposito di prezzo, il set contiene 2.862 pezzi, 9 minifigure esclusive, 10 vele in tessuto, 1 "Jolly Roger" anch'esso in tessuto, 7 hull per la realizzazione dello scafo e diversi pezzi "grandi" per la realizzazione degli alberi e del sartiame… il tutto in vendita a 350 euro. Ho letto diverse lamentele sul prezzo, come quasi sempre accade con tutti i prodotti Lego di fascia alta dedicati agli adulti, ma sinceramente considerando il numero e la tipologia dei pezzi, la dimensione del set, l'esperienza di costruzione, la giocabilità (viste le funzioni del set e la possibilità di esporla sia come un modello sui suoi supporti sia di integrarla all'interno di un diorama) e non ultimo l'incidenza dell'IP Disney, credo fosse davvero difficile mettere in vendita il set ad un prezzo inferiore a questo. Sicuramente fra qualche mese, quando sarà finita l'esclusività di vendita nei Lego Store fisici ed online, sarà possibile trovare il set anche in altre catene di distribuzione e probabilmente anche con una scontistica che potrebbe portare il set intorno ai 300 euro o meno. In ogni caso, fatta eccezione per la staticità delle vele, che è davvero l'unica cosa a non essermi piaciuta, trovo questo set davvero fantastico sotto molteplici punti di vista, un "must have" per tutti gli appassionati del tema pirati, del franchise Disney e per tutti gli appassionati di imbarcazioni a vela. C'è solo da sperare che Lego rilanci il tema con altri set nei prossimi anni, magari come sta facendo con "Il Signore degli Anelli"… Magari!!!

In conclusione: se doveste averne l'occasione, non lasciatevela scappare. Si sa che La Perla Nera è l'imbarcazione più veloce a solcare i sette mari, rischiate di vederla sparire all'orizzonte e non riacciuffarla più…



Gruppo LEGO

La missione del Gruppo LEGO è ispirare e sviluppare i costruttori di domani attraverso il potere del gioco. Il LEGO System in Play, con le sue fondamenta nei mattoncini LEGO, permette ai bambini e agli appassionati di costruire e ricostruire qualsiasi cosa riescano a immaginare. Il Gruppo LEGO è stato fondato a Billund, in Danimarca, nel 1932 da Ole Kirk Kristiansen e il suo nome deriva dalle due parole danesi LEg GOdt, che significano "Gioca bene". Oggi il Gruppo LEGO rimane un'azienda a conduzione familiare con sede a Billund. Tuttavia, i suoi prodotti sono venduti in oltre 130 Paesi in tutto il mondo. Per ulteriori informazioni, visitare: www.LEGO.com.

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